giovedì 15 gennaio 2009

Ermanno Gregorin (Armando Brighela), bisiac patoc de Pieris

Xe mort al barba de me mare, nomenà Armando s'anca se 'l sò nome ver iera Ermanno, de la veciona faméa bisiaca dei "Brighela" (Gregorin) de Pieris.
Un omo vivaroso, mai bon de star sentà, nemorà de la natura e senpre in zerca de santonego, sparasi, zoche òro le aque verde del Lisonz.
Viva omo! Chi che 'l t'à cugnussù al cignarà senpre, drento de sì, un bel recordo de ti.

il Piccolo — 14 gennaio 2009
pagina 03 sezione: MONFALCONE

Stava potando un alberello nel suo giardino approfittando della mattinata tiepida, quando all’improvviso, forse a causa di un malore o perché è inciampato, è caduto dalla scala da un’altezza di poco più di un metro, battendo la testa. È morto così, sul colpo, senza la presenza di alcun testimone, Ermanno Gregorin, 93 anni, molto conosciuto a Pieris dove viveva da sempre. Nonostante l’età avanzata, era una persona vivace, sportiva. E in paese tutti gli volevano bene. Secondo una prima ricostruzione, l’incidente sarebbe avvenuto attorno alle 10.30 di ieri. Circa mezz’ora dopo, la moglie Pierina, non vedendo rientrare Ermanno dal giardino, è uscita per controllare e lo ha trovato riverso per terra. La donna ha subito chiamato il 118 ma il pur rapido intervento dei sanitari con un’automedica e un’ambulanza non è servito a nulla. Per l’anziano non c’era più nulla da fare. L’uomo era morto da almeno mezz’ora. Sul posto è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri per effettuare una serie di rilievi. Non è stata comunque prevista l’autopsia sul corpo per accertare le cause della morte. Ermanno Gregorin aveva lavorato tutta la vita nel cantiere di Monfalcone con la qualifica di carpentiere in legno. «Era addetto al reparto del varo delle navi quando scendevano ancora dallo scalo – spiega la nipote Federica – e gli piaceva molto il suo lavoro. Ne parlava sempre a casa con la famiglia. Prima di andare in pensione ha insegnato tante cose ai giovani che si accingevano a cominciare questo lavoro». Ermanno Gregorin, era molto noto in paese soprattutto per la sua allegria e giovialità che mostrava sempre a contatto con le persone. Ma conosciuto soprattutto con il soprannome di famiglia, «Brighela». Pochi suoi concittadini, infatti, lo chiamavano con il suo vero nome. «Ha visto due guerre – dice un parente amareggiato – durante la Grande guerra era appena nato, ma la seconda l’aveva vissuta in prima persona partecipando al conflitto. Ha vissuto tutte le brutte storie vissute dalla gente lungo confine con l’ex Iugoslavia. Era un uomo che tutti ammiravano per la sua franchezza e modo di parlare e per il suo sapere». Gregorin era uno sportivo nato e aveva militato per molti anni nella Bocciofila Pieris, vincendo tornei e medaglie nella categoria di singolo e a squadre per la società sia nell’Isontino che in tutta la regione. Negli ultimi tempi, a causa dell’età avanzata, aveva diminuito i suoi impegni. I funerali si svolgeranno domani nella parrocchia di Sant’Andrea a Pieris con partenza alle 13.30 dall’obitorio di San Polo.

CIRO VITIELLO

Nessun commento: