giovedì 2 luglio 2009

"Cinquanta poesie per Biagio Marin" di Anna de Simone


Un altro riconoscimento per la poesia bisiaca. Lunedì 29 giugno, presso il Centro Studi Biagio Marin di Grado, è stato presentato il volume "CInquanta poesie per Biagio Marin" curato dalla studiosa Anna De Simone di Milano. Il ponderoso volume, come ha sottolineato la presidente del Centro Studi Edda Serra, raccoglie i testi dei maggiori poeti dialettali del Novecento nella cui poesia vi sono echi della frequentazione con l'opera del grande poeta gradese. Anna De Simone, considerata tra i maggiori esperti nazionali di poesia in dialetto ed autrice di una nota biografia di Marin, ha scritto inoltre per l'occasione un lungo saggio introduttivo che è anche una sorta di intenso viaggio poetico che va dall'Istria cantata dal rovignese Zanini fino alla Sicilia di Nino De Vita. Il volume raccoglie difatti cinquanta poesie di autori di varie aree geografiche che vanno da Pasolini a Tonino Guerra, da Franco Loi fino ai più giovani Pier Luigi Cappello ed Ivan Crico. Al bisiaco di Crico la De Simone ha dedicato tra l'altro ampio spazio sia nel saggio introduttivo che nell'ampio apparato bibliografico, sottolineando il decennale lavoro svolto dall'autore di Pieris per far conoscere e salvaguardare questa importante e quasi sconosciuta antica parlata veneta del monfalconese. A questo proposito, oltre a un brano di un saggio della poetessa Antonella Anedda dove si analizzano le potenzialità di questo linguaggio esaltate dalla poesia di Crico, la De Simone ha pensato di riportare anche alcuni stralci del famoso racconto dedicato da Claudio Magris alla Bisiacaria. Il libro vuol essere, come è stato ricordato, anche un valido strumento per gli alunni delle nostre scuole. La bellissima serata ha offerto al numeroso pubblico presente anche l'occasione di ascoltare le letture di alcuni dei più noti poeti viventi in dialetto come il siciliano Nino de Vita, il torinese Remigio Bertolino, i veneti Luciano Cecchinel, Luigi Bressan e Fabio Franzin, il friulano Pierluigi Cappello e il bisiaco Ivan Crico.